L'attuale protocollo che simula la sindrome del midollo centrale (CCS) nei topi ha migliorato la ripetibilità e ridotto al minimo i danni operativi agli animali da esperimento, evitando di interrompere eccessivamente la struttura anatomica. La strategia in questo studio è vantaggiosa perché consente la ricerca sui meccanismi di lesione producendo risultati coerenti.